Clochard, barboni, disadattati, emarginati, tanti sono i modi per definire quei personaggi che brancolano per le città e subito classificati dal modo di vestire, dall'aspetto talora trasandato, dal bagaglio al seguito e dal pisolino sulla panchina di turno.
Si sono versati fiumi d'inchiostro, dipinte tele e cantate storie per cercare di descriverli e capire le cause della loro scelta di vita. Quasi certamente hanno alle spalle una delusione d'amore, una famiglia disgregata, un lavoro stressante con annesso "capo rompi" e hanno deciso di staccare la spina della normalità(che è tutta da verificare) e dedicarsi al giorno per giorno.
Stesse cose possono essere successe al signor Luigi, (ometto volutamente il cognome) originario di Gambellino (Bg) e proveniente da Varese, che da alcuni mesi è presente a Intra ed è stato subito notato dalla popolazione. Il Luigi infatti dorme beatamente, tempo permettendo, sulle panchine del lungo lago ed ha scelto come momentanea residenza le tre cabine telefoniche in prossimità del Vecchio Imbarcadero che ha saggiamente suddiviso: la prima come camera da letto, quella con l'antina e sedia presa in prestito dalla Pizzeria Il Veliero, la seconda come guardaroba e la terza,ahinoi, come toilette...lascio all'immaginazione dei lettori il profumo inconfondibile che circola nel raggio di alcuni metri. Il problema si pone, oltre che ai passanti e turisti, a quelli che, sprovvisti di cellulare, devono usufruire delle succitate cabine.
Sono certo che i Servizi Sociali del Comune si siano già attivati.
L'augurio è che la storia del Luigi si concluda rapidamente e felicemente.